Se quando c'è un'alluvione o un terremoto ....

Non ci fermeremo fino a quando non avremo il risarcimento dei danni e la messa in sicurezza del territorio

la solidarietà nazionale non interviene....

Non ci fermeremo fino a quando non avremo il risarcimento dei danni e la messa in sicurezza del territorio

... il territorio non è messo in sicurezza e i danni non sono risarciti....

Non ci fermeremo fino a quando non avremo il risarcimento dei danni e la messa in sicurezza del territorio

Come potranno le nostre comunità....

Non ci fermeremo fino a quando non avremo il risarcimento dei danni e la messa in sicurezza del territorio

avere riconosciuti tutti gli altri diritti fondamentali? Difendiamo le terre joniche

Non ci fermeremo fino a quando non avremo il risarcimento dei danni e la messa in sicurezza del territorio

venerdì 23 settembre 2011

Speriamo: se cade il satellite sulla testa di Bossi, cambieranno il milleproroghe

Nelle scorse settimane avevamo più volte detto che la nuova legislazione voluta dal parlamento in materia di calamità naturali non riguarda solo i Lucani o i Pugliesi ma tutti i cittadini italiani che, dopo il 26 febbraio 2011, sanno che non avranno più diritto ne ai risarcimenti ne alla messa in sicurezza sia quando ci sarà un'alluvione, al Sud, un terremoto al centro o un meteorite al nord.
Negli interventi pubblici il nostro portavoce aveva chiarito che "questo è un problema per tutta l'Italia non solo per la Basilicata o la Puglia ma anche se dovesse cadere un meteorite sulla testa di Bossi, per cui non si potrebbe intervenire prima che le regioni alzino le tasse...... per questo va cambiata la norma del milleproroghe  che stravolge i diritti di tutti"

domenica 18 settembre 2011

Programma della manifestazione a Roma del 20 settembre 2011 - TOGLIETECI DAL FANGO

PROGRAMMA

Martedì 20 Settembre 2011

Ore 5,30 – Partenza degli autobus dal Tarantino e dal Materano

Ore 14.30-15 allestimento dello spazio fra Piazza Montecitorio e Via della Colonna Antonina con mostra sull’alluvione di Marzo e stands

Ore 15-18.30 Presidio mentre le delegazioni tengono gli incontri

Ore 18,30 – 21  Assemblea pubblica  con i i sindaci, le Province ed i cittadini delle aree colpite con invito a partecipare ai Parlamentari, alle forze politiche e sociali, alle istituzioni delle Regioni colpite dagli eventi calamitosi dopo il 26 Febbraio 2001.

Durante l’assemblea saranno portate testimonianze dei cittadini, proiettati documenti video e saranno presenti artisti che interverranno per sostenere le ragioni della protesta e le proposte delle istituzioni e dei cittadini

Invito ai parlamentari, alle forze sociali e politiche - 20 Marzo ore 18,30 . Assemblea al presidio di Piazza Montecitorio

Ai  parlamentari eletti nelle circoscrizioni di Puglia e Basilicata, invito a partecipare  alla manifestazione in Piazza Montecitorio per i diritti degli alluvionati
Ai Capigruppo al Senato ed alla Camera
Alle forze politiche

Emessa l'ordinanza del presidente del consiglio dei ministri, nominato il commissario e attribuiti i fondi, peccato che....

Alluvione di marzo: finalmente, il presidente del consiglio emette finalmente l'ordinanza per l'alluvione di marzo e stanzia risorse, peccato che.....sia per il Piemonte
Adesso non ci sono più motivi per non farlo anche per la Basilicata. La Puglia e le altre regioni che attendono da mesi

mercoledì 14 settembre 2011

Appello a partecipare alla Manifestazione "TOGLIETECI DAL FANGO"

Toglieteci dal fango
Roma. 20 Settembre 2011 Manifestazione per i diritti degli alluvionati

giovedì 1 settembre 2011

A proposito di manovra..una proposta di Giorgio Nebbia

La Gazzetta del Mezzogiorno, martedì 30 agosto 2011

Giorgio Nebbia nebbia@quipo.it

In queste settimane tutto il paese è agitato dal dibattito sulla "manovra" che, se ho ben capito, consiste nel far affluire nella casse dello Stato più soldi e nel ridurre le spese statali in modo da diminuire il debito che lo Stato stesso ha con i cittadini e con le banche italiane e straniere. La manovra prevede due vincoli, la "crescita" del reddito nazionale, cioè della quantità di merci prodotte e vendute e della qualità dei servizi, e l'aumento dell'occupazione. Numerosi economisti e talvolta anche persone comuni avanzano ciascuno una propria proposta, su quali spese diminuire, su quali servizi salvare o sacrificare, su quali tasse applicare, e il tutto confluisce nel Parlamento che dovrà alla fine decidere.